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Dojo Eleonora Krav Maga Training

domenica 16 maggio 2010

Come difendersi in ogni situazione di pericolo

Perch imparare a difendersi


Attualmente molte amministrazioni locali si stanno rendendo conto del dilagante problema della violenza sulle donne e non solo; alcuni vogliono giustificare tutto questo con la semplicistica definizione di “ percezione del pericolo” affermando che i dati dicono che le violenze sono in calo, ma che la gente si sente meno sicura di una volta e che pertanto la percezione del pericolo è molto più sentita di quello che è effettivamente nella realtà.

Nessuno di questi analisti cerca però di capire che la persona non è un numero o un dato statistico, se la “sensazione” di insicurezza è tanto avvertita può darsi che noi tutti ci sentiamo meno sicuri di una volta e che le nostre reazioni esagerate potrebbero provocare ulteriori violenze e dare atto ad una spirale di aggressività che, come la cronaca nera attuale insegna, ci porta a compiere azioni sconsiderate rispetto all’eventuale reale pericolo, o meglio a compiere azioni dove la difesa non è proporzionata all’offesa.

Il governo centrale con i nuovi decreti legge sulla sicurezza ritiene di avere fatto la “sua parte” per quanto riguarda la legge sulla violenza sessuale, sulla legittima difesa e sulla proprietà privata, sicuramente un passo avanti è stato fatto rispetto al vecchio e obsoleto codice Rocco; con queste nuove modifiche, infatti, a prima vista sembrerebbe che siano stati introdotti nuovi strumenti legislativi che garantiscono al cittadino onesto che chi commette crimini così deplorevoli venga messo in condizione di non poterli ripetere in futuro: questo è stato sicuramente un grande passo avanti per tutta la collettività, vorrei sperare che tutto ciò possa sempre più migliorarsi e dare una svolta decisiva anche al problema della difesa personale come strumento di extrema ratio .

Ritengo che sia estremamente utile anche il solo parlarne apertamente, con meeting, incontri tematici e sono inoltre convinto che bisognerebbe affrontare queste delicate tematiche già nelle scuole medie e superiori, senza quel falso moralismo legato a retaggi religiosi e bigotti, poiché tutto ciò è importantissimo per accrescere la consapevolezza che i veri “tutori della nostra sicurezza” siamo in primis noi che, con i nostri “atteggiamenti”, attiriamo, o scongiuriamo eventuali aggressioni.

La legge quindi esiste come pure le strutture a cui rivolgersi, tuttavia questi “impianti legislativi” entrano sempre in gioco “dopo che si è consumato il crimine”; allora che fare?

Molti si “militarizzano”: di fatto le vendite di coltelli, mazze da baseball, spray al peperoncino e armi da fuoco sono in continuo aumento e le prospettive future sono sempre più protese verso queste soluzioni.

In alcuni comuni si stanno istaurando le “ronde cittadine”, telecamere e sistemi di sorveglianza, anche gli appartenenti alle forze dell’ordine, consci dei cambiamenti che si stanno verificando nell’espletamento della loro professione, si rivolgono a specialisti della sicurezza e della difesa personale, sia per quanto riguarda quella a mani nude che quelle con armi, tutto questo non fa altro che farci pensare che i tempi cambiamo e che anche le risposte a tali trasformazioni devono essere sempre più mirate e finalizzate al bisogno di sicurezza metropolitano futuro: la sicurezza è sempre stato un problema personale e oggi lo è e lo sarà ancora di più in futuro, questo è un dato di fatto.

La difesa personale del ventunesimo secolo dovrebbe rispondere a tali esigenze, tenendo conto che in futuro ci saranno sempre più persone che gireranno armate, che una moltitudine di gente, con mentalità e culture diverse, si presenterà alle nostre porte, che per le persone “pacifiche e oneste” questo “mondo moderno” sarà sempre più come una giungla, dove vivere in pace senza sopraffare e farsi sottomettere dagli altri esseri umani, si presenterà sempre più ostico e difficile.

Come è solito dire un caro amico poliziotto:” non basta portare una pistola, bisogna saperla usare e soprattutto avere il sangue freddo per farlo nel momento opportuno”.

Sempre questo amico dice: “ quando estrai l’arma vuole dire che qualcosa nella tua strategia di prevenzione e difesa non ha funzionato, una volta estratta non si può rimettere l’arma in fondina come nulla fosse successo, e soprattutto se premi il grilletto non puoi fare il rewind”.

Tutto questo per fare capire che non basta comprare un coltello, uno spray o una rivoltella, per potere utilizzare queste armi bisogna esercitarsi quanto ci si dovrebbe esercitare a mani nude, con la differenza che le nostre mani e i nostri piedi sono “armi portatili”, sempre disponibili e utilizzabili in qualsiasi situazione e contesto ambientale.

Il tempo impiegato per imparare a maneggiare in sicurezza ed efficacemente un’arma può essere speso per apprendere un buon sistema di difesa personale che oltretutto mantiene il corpo in forma e la mente pronta ad ogni circostanza di lotta.