SITO UFFICIALE

SITO UFFICIALE
Dojo Eleonora Krav Maga Training

lunedì 7 maggio 2012

Lunedi 14 maggio - Stage del Maestro Fauso Bonassi alla palestra del Dojo Eleonora

KRAV MAGA e RESPIRAZIONE




Le funzioni principali dell'apparato respiratorio sono: l'inspirazione e l'espirazione (ventilazione polmonare); scambio gassoso nei polmoni; trasporto dei gas respiratori; metabolismo nei tessuti.
Le vie respiratorie sono formate dal naso e dalla cavità orale, dalla faringe dalla laringe dalla trachea dai bronchi e dagli alveoli polmonari. I polmoni hanno una forma conica e riempiono maggiormente lo spazio toracico.
La ventilazione polmonare è possibile solo per differenza di pressione. L'aria penetra all'interno dei polmoni solo se in essi vi è una pressione minore e l'espulsione dell'aria avviene solo se la pressione nei polmoni è maggiore di quella esterna.
Questa differenza di pressione è provocata dai movimenti respiratori, con l'apporto dei diversi muscoli i quali si distinguono in inspiratori (diaframma) ed espiratori (intercostali-addominali). Il diaframma è un muscolo formato da una larga membrana a forma di cupola, che nella fase di inspirazione, dilata la cassa toracica e con l'ausilio di altri muscoli intercostali favorisce l'ingresso di una maggiore quantità di aria nei polmoni. L'atleta deve essere allenato a respirare il più possibile con il naso, anche se esso permette un ingresso minore d'aria. Questo perchè il contatto con la mucosa nasale ha una duplice funzione: trattiene le particelle e preriscalda l'aria in modo che arrivi ai polmoni alla giusta temperatura. L'organismo avverte da solo la necessità di passare ad una respirazione con la bocca nel caso di un bisogno maggiore di ossigeno come avviene in sforzi intensi e prolungati.
In un uomo sano adulto a riposo la frequenza respiratoria è di 13-16 atti al minuto. Sotto sforzo questi possono arrivare fino a 30 al minuto. A parità di carico nei soggetti allenati, la frequenza respiratoria a riposo è più bassa dei soggetti non allenati.

Una respirazione lenta e profonda soprattutto nella fase di recupero offre molti vantaggi: tutte le zone polmonari sono ventilate, gli scambi gassosi sono migliori, il recupero è migliore. L'esecuzione regolare degli esercizi respiratori rafforza la muscolatura, aumenta il volume polmonare e la capacità vitale con la quale viene intesa la quantità massima di aria che si può emettere dai polmoni con un'espirazione forzata, dopo una inspirazione anch'essa forzata.
Entriamo ora nella parte specifica cercando di chiarire l'importanza che riveste un utilizzo corretto della respirazione nella pratica del karate e come deve essere adattata alle diverse esigenze tecniche. Nella fase di inspirazione i muscoli addominali tendono a rilassarsi mentre nella espirazione questi tendono a contrarsi e la forza della contrazione dipende dall'intensità e dalla velocità con cui viene espulsa l'aria dai polmoni. Quello che però è interessante chiarire è come poter migliorare e sfruttare i cicli respiratori, perchè tramite questi, possiamo utilizzare fino in fondo e al massimo i principi basilari del karate.
E' bene capire a questo punto da chi è comandata la ventilazione polmonare. Nella vita di tutti i giorni, svolgendo le comuni attività, gli atti respiratori avvengono (sempre che non ci siano problemi di salute) più o meno nei tempi previsti garantendo all'organismo di poter assolvere a tutte le sue funzioni. In pratica noi respiriamo senza rendercene conto perchè il tutto è regolato da impulsi nervosi, che indicano la posizione dei polmoni, la percentuale di anidride carbonica presente nel sangue e altro ancora. Nello sport invece possiamo rivolgere un'attenzione particolare al modo con cui si respira, non solo per avere una resistenza maggiore allo sforzo, ma come è stato già detto, anche per assicurare un processo di recupero migliore.