SITO UFFICIALE

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Dojo Eleonora Krav Maga Training

martedì 22 marzo 2011

Corso antiaggressione femminile gratuito per il mese di aprile


Nel mese di aprile presso la palestra Dojo Eleonora si svolgeranno due corsi di antiaggressione – antistupro femminile, nei giorni di giovedi e venerdì, aperto a chiunque volesse partecipare, organizzati dal Comune di Mantova e dal Comune di Curtatone (MN).

Per chi volesse iscriversi, prenotarsi scrivendo all’indirizzo di posta elettronico : dojoeleonora@gmail .com oppure telefonando ai numeri telefonici dei rispettivi Comuni:

Corso pratico organizzato dal Comune di Curtatone (MN) tel . 0376 358116 che si effettuerà dalle ore 19.30 alle ore 21.00 nei seguenti giorni : 7 – 14 – 21 – 28

Corso pratico organizzato dal Comune di Mantova tel. 0376338230, che si effettuerà dalle ore 19.00 alle ore 20.15 nei seguenti giorni : 1 – 8 – 15 – 22 – 29

Corso gratuito di antiaggressione femminile organizzato dal Comune di Curtatone

Comune di Curtatone

Corso gratuito di antiaggressione femminile


Il KRAV MAGA è un sistema di combattimento a mani nude appositamente elaborato per uno scopo specifico: sopravvivere a qualsiasi aggressione. Esso rappresenta una forma pura di autodifesa che prevede tecniche efficaci ed istintive per potersi difendere in ogni situazione

Il Comune di Curtatone organizza un corso gratuito di antiaggressione - antistupro femminile, svolto da personale competente della Polizia di Stato e del Comando Polizia Locale di Curtatone. Il corso articolerà in 5 lezioni: la prima di tipo teorico si effettuerà il giorno giovedi 31 marzo alle ore 21.00 presso la sede consigliare del Comune di Curtatone sita in Piazza Corte Spagnola nr. 3 in fraz. Montanara di Curtatone e sarà tenuto dal Vice Questore della Polizia di Stato Dott. Guglielmo Magnani 1°Dirigente Sezione Anticrimine della Questura di Mantova, mentre le altre 4 lezioni pratiche si effettueranno nei giorni di giovedi 7 – 14 – 21 - 28 del mese di aprile dalle 19.30 alle 21.00, presso la palestra Dojo eleonora, dell'istituto Tecnico Agrario Statale Strozzi, sita a Mantova in Via dei Toscani 3 e saranno tenute dall’istruttore esperto in materia di difesa personale Marco Ceccarini Assistente Capo della Polizia di Stato Questura di Mantova e dal Comandante della Polizia Locale di Curtatone Cristiano Colli.

Per informazione e iscrizioni relative alla partecipazione al corso scrivere all'indirizzo di posta elettronica: dojoeleonora@gmail.com o al cell. 331/3698208 - oppure telefonare al numero 0376/358116 del Comando Polizia Locale di Curtatone

VISITA IL SITO: http://dojoeleonorablogspot.com/

giovedì 10 marzo 2011

LA SPIRALE DELLA VIOLENZA



La violenza domestica comprende varie forme:
violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, spesso diversamente combinate e associate tra loro; esiste inoltre una violenza assistita: quella subita dai figli che assistono ai maltrattamenti agiti sulla madre.
II clima di violenza nella coppia si sviluppa nel corso del tempo, in modo graduale attraverso litigi che diventano sempre più frequenti e pericolosi.
Gli episodi violenti si scatenano spesso per motivi banali e sono seguiti dalle scuse e dal pentimento del partner. "Non succederà mai più" è la frase più comune che si sente ripetere dai mariti e partner violenti.
Inizia così la "luna di miele", periodo in cui il rapporto, apparentemente più saldo, riprende come se niente fosse accaduto.La donna che subisce, spesso incapace di ammettere perfino a se stessa la gravità della situazione o la frequenza delle aggressioni, si trova a minimizzare le tensioni e a nascondere all'esterno il proprio disagio, vivendo con senso di colpa e inadeguatezza la violenza a cui è sottoposta.
Solo col tempo ci si rende conto di non poter più controllare il comportamento sempre più aggressivo del partner. I litigi diventano sempre più frequenti e intensi e si innesca il “ciclo della violenza”, meglio conosciuto come “spirale della violenza”.

mercoledì 9 marzo 2011

Flora a 14 anni subisce violenza sessuale da tre uomini


Da quasi sei anni lavoro come educatore in una Comunità di Recupero e qui ho conosciuto donne vittime di aggressioni, abusi e violenze.

La cosa che più mi ha stupito è come tutte si sentissero in colpa per le violenze subite .

Flora a 14 anni subisce violenza sessuale da tre uomini e oggi, poco più che ventenne, dopo avermi descritto l’accaduto si è definita “stupida” per aver dato a quegli uomini “troppa confidenza”, come se assumere atteggiamenti superficiali potesse legittimare uno stupro.

Da quel giorno Flora prima di ogni rapporto sessuale ha assunto alcol ed eroina per non “sentire” quanto le stava accadendo.

Fauna è una giovane madre che in età infantile ha subito abusi da un familiare e da adulta ha scelto per sé uomini violenti e aggressivi.

Dal suo racconto è emerso come lei si sia sempre considerata “ovviamente destinata” a quegli uomini, tanto da scegliere l’alcol come supporto al dolore e alla paura.

Quasi sicuramente Flora e Fauna sarebbero ricorse a droga e a alcol indipendentemente dalle violenze subite ma sono certa che nel loro racconto autobiografico mai sarebbe emersa la convinzione di essersi meritate quanto invece subito.

Tali riflessioni professionali si sono nel tempo sposate con la conoscenza del Krav Maga, un sistema di difesa personale facile e intuitivo, nato nella prima metà del XX secolo in Israele per esigenze militari che oggi si sta rivelando un efficace strumento di autodifesa per chiunque voglia sentirsi più al sicuro nella vita quotidiana.

Il progetto “Donna Sicura” si fonda sulla consapevolezza che le donne che decidono di conoscere le tecniche di Krav Maga, scoprendo abilità fisiche insapute, acquisiscono maggior sicurezza in se stesse.

Infatti non dobbiamo scordare che un uomo che decide di rivolgersi ad una donna con la violenza parte dal presupposto che la vittima non si ribellerà mai …. E se invece la vittima dovesse mostrare resistenza? Il carnefice rimarrebbe spiazzato e la donna in grado di difendersi avrà così maggiori possibilità di svincolarsi e scappare.Con questo articolo non voglio assolutamente sostenere che le donne che impareranno tecniche di autodifesa saranno immuni da aggressioni e violenze ma è sicuro che diminuiranno il rischio di esserne vittime e ove questo purtroppo non avverrà, sapere di aver ostacolato il proprio carnefice sarà fondamentale per non sentirsi in colpa di quanto subito e ne faciliterà il recupero psicologico.


Grazie per l’attenzione



Dott.ssa Jessica Vanni

domenica 6 marzo 2011

Lunedi 7 marzo allenamento con il maestro Daniele Ramponi


Lunedì 7 marzo presso la palestra del Dojo Eleonora, il maestro di Krav Maga Daniele Ramponi terrà un allenamento sulla difesa da coltello.

DANIELE RAMPONI (1972)

3 DAN KARATE (1989-ATTUALMENTE CON IL M. CIRO VARONE)

PERSONAL TRAINER (2001)

REGIONAL TEACHER FESIK KRAV MAGA E MEMBRO DELLA COMMISSIONE TECNICA NAZIONALE (2003-ATTUALMENTE) FREQUENTA DIVERSI CORSI CON MAESTRI ISRAELIANI COME E. YANILOV, RICHARD DUIEB, AVI NARDIA, MONI AIZIK

giovedì 3 marzo 2011

Raggiungere lo stato mentale del guerriero

Nel post precedente abbiamo analizzato la condizione mentale che il guerriero vuole raggiungere per affrontare la lotta. In questo post cerchiamo di capire come questo stato mentale possa essere raggiunto.

Nel nostro immaginario, quando pensiamo al guerriero, abbiamo l’archetipo dell’eroe impassibile e coraggioso, pronto ad affrontare qualsiasi avversario. Cosa passa per la testa di questo personaggio? La condizione che lo porta ad assumere questo atteggiamento è frutto di una storia personale particolarmente difficile, oppure tutti sono in grado di riprodurre questo stato? Quali sentimenti ed emozioni comporta l’assunzione di questo atteggiamento?

Nei film d’azione moderna abbiamo spesso un eroe animato da desiderio di vendetta, rancore e odio. Questo risulta molto avvincente e appassionante, peccato che questi film non tengano conto della realtà.

La presenza di emozioni destabilizza fortemente il rendimento durante una lotta, quindi lo stato emozionale deve essere il più piatto e calmo possibile. La presenza di emozioni non sarebbe importante se queste non comportassero la creazione di pensieri, spesso di matrice negativa e incontrollata.

Possiamo rendercene conto quando attraversiamo un periodo difficile e stiamo compiendo azioni meccaniche. Ad esempio, nel periodo successivo a un evento che ci ha scosso, mentre laviamo i piatti o guidiamo la macchina (azioni meccaniche) la nostra mente tende in modo incontrollato a produrre pensieri su quell’evento: e se avessi agito così; e se avessi detto così; e se fosse successo questo, ecc...

I pensieri favoriscono la creazione di emozioni di tipo negativo, le quali a loro volta alimentano il processo immaginativo mentale, come un cane che si morde la coda.

L’unico modo per arrestare questa tempesta emozionale è la presenza e la presa di consapevolezza. Un processo meccanico è come un pilota automatico che entra in azione senza che noi lo vogliamo e l’unico modo per uscire dalla meccanicità è ricordarsi di se stessi ed essere presenti nel qui ed ora, per poter gestire le nostre potenzialità a piacimento.

Il guerriero in battaglia non è animato da odio o vendetta, non è spaventato e non giudica il nemico per come appare, i suoi pensieri non corrono incontrollati, non aspetta che i suoi gesti si manifestino meccanicamente. Il guerriero è pura consapevolezza, è presente nell’azione, è sicuro di se stesso, perché ha il pieno controllo del suo corpo e della sua mente.

Nelle antiche pratiche esoteriche (esoterismo = insegnamenti segreti tramandati da maestro ad allievo), il controllo della mente viene inizialmente gestito tramite la pratica della presenza.

L’esercizio del ricordo di se stessi è una pratica che richiede molta dedizione e consente di poter vagliare i pensieri che passano per la testa, cercando di eliminare il più possibile i momenti di “addormentamento” ovvero quando i ragionamenti scorrono senza il nostro controllo.

Inizialmente è una pratica difficile e ci fa rendere conto di quale bassa percentuale della nostra giornata è trascorsa sotto il nostro controllo. Quando otteniamo una buona padronanza di questa pratica abbiamo anche la capacità di focalizzarci meglio sui nostri obiettivi e di raggiungerli più facilmente. Questo vale sia per la lotta che per la vita.

Dott. Alessandro CECCARINI